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Ovvero storia della PICCOLA FARMACIA LETTERARIA di Firenze
Provate a pensare a una “libreria curativa”, un luogo dell’anima, amichevole ed accogliente dove poter trovare con sicurezza esattamente il libro che risponde al vostro stato d’animo attuale, e al suo interno le idee, le parole, le soluzioni che cercavate. Ad indirizzarvi una libraia e due psicologhe che sulla base della loro esperienza e delle loro innumerevoli letture, sapranno innanzitutto ascoltarvi, e poi fornirvi un consiglio personalizzato. Un concetto di libreria del tutto innovativo, che mette al centro il lettore con i suoi sentimenti e si propone di orientarlo su ciò di cui il suo animo ha più bisogno in quel momento, dando valore al rapporto – al giorno d’oggi sempre più raro nelle grandi catene librarie – tra libraio e lettore e da un interesse genuino del primo verso le richieste del secondo.

Quest’idea che potrebbe sembrare utopica è diventata realtà a dicembre 2018 in via Ripoli a Firenze grazie a Elena Molini, trentacinquenne coraggiosa che ha deciso di fondare questo tipo avanguardistico di libreria dopo aver passato anni e anni in quelle tradizionali, così ricche di scelta ma così dispersive. “L’idea mi è venuta perché, avendo lavorato in una grande catena di librerie, mi sono accorta che il 90% dei clienti chiedeva consigli in base al proprio stato emotivo”, ha raccontato la neo imprenditrice a “La Nazione”, e “la Piccola Farmacia Letteraria è nata per fermarmi e ascoltare chi mi sta davanti. Percepire il non detto e camminare in punta di piedi nella vita degli altri, consigliando libri che diventano messaggi che smuovono pareti e sciolgono rigidità “.
Beh, partita come un punto di domanda e concepita come modesta libreria di rione, l’attività messa in piedi da Elena si è rivelata un successone, di cui si è parlato sui social, sulla stampa nazionale e addirittura su qualche giornale di settore internazionale!

Diciamo che la maggior parte dei clienti che entrano nel suo negozio è in cerca di una soluzione per pene di cuore e altri travagli della vita, dunque segno distintivo dei suoi libri è il bugiardino colorato che li accompagna: in esso c’è scritto per quale tipo di problema è adatto, assieme a luogo, tempo e modo di somministrazione della lettura, per massimizzarne l’effetto terapeutico.
Tutti i libri presenti, circa 4000, sono stati letti e catalogati in questo modo, per un totale di 70 colori che corrispondono ad altrettante patologie (anche se non mancano stati d’animo positivi), come lutto, narcisismo, dipendenza da viaggi, stress, solitudine, paura del cambiamento, insonnia, pigrizia cronica…ecc. Per creare i bugiardini più complessi e delicati (ad esempio ansia e depressione) Elena si è valsa dell’aiuto della sorella, psicologa di professione.
Un’intuizione geniale, che a quanto pare rispondeva a un bisogno latente ed inespresso; di certo la Piccola Farmacia Letteraria non può competere con i grandi “colossi” del mercato, ma la sua forza sta nel contatto umano delle botteghe di una volta, che adesso si vanno ormai perdendo. “Da Amazon tuttavia ho tratto l’idea per cui per ogni libro acquistato ne vengono suggeriti altri tre, da cercare tra gli scaffali in base a cosa è piaciuto: ambientazione, genere, autore. Con la differenza che a suggerirli non è un algoritmo ma una persona in carne ed ossa” ha svelato Elena “e al contempo promuovo l’avvicinamento alla lettura e l’attenzione per l’ambiente attraverso l’usato garantito, per cui se entro un mese il cliente riporta un libro in ottime condizioni potrà usufruire di sconti su altri testi (e il libro vecchio verrà rimesso in vendita ad un prezzo inferiore)”.

“Soluzioni letterarie per problemi reali” è il motto della libreria, che crede nel valore salvifico dei libri, capaci di curarci innanzitutto dall’abisso del vuoto e dall’aridità esistenziale, perché ci spalancano sempre di fronte nuovi universi diversi, ci coltivano e ci “riempiono” grazie alle riflessioni che suscitano e agli insegnamenti che apportano. Inoltre, grazie ai libri ci sentiamo meno soli e incompresi: c’è sempre qualcuno che ha provato le nostre stesse emozioni e le ha messe su carta, e a partire da ciò che ci racconta possiamo sentirci accompagnati nel nostro viaggio di ricerca del nostro equilibrio interiore, interrogando prima l’autore che ci troviamo davanti e poi noi stessi.
Ed è così che ha fatto Elena, decidendo di trasmettere a sua volta ciò che aveva ricevuto, aiutando gli altri.

La sua proposta di “biblioterapia” fa il paio con tanti altri progetti degli ultimi anni classificati in generale come “art therapy”, che riconoscono la cultura come rimedio dell’anima e la inseriscono all’interno del mondo della medicina. Un esempio è a Montreal, dove l’accordo tra i medici e il Museo delle Belle Arti ha permesso ad alcuni pazienti di ricevere una prescrizione medica per una visita al museo (la visione dei suoi capolavori provoca infatti la liberazione di serotonina ed endorfine e combatte in questo modo stress, ansia e molti altri problemi).
(Lieto) fine della storia… visto il gran numero di lettori che giungono da tutta Italia, ad oggi, la Piccola Farmacia Letteraria sta divenendo sempre più grande: infatti è stata appena inaugurata una seconda sede a Pietrasanta in provincia di Lucca e uno store online attraverso il quale anche voi, dovunque voi siate, potrete usufruire di questa bella iniziativa!
Di seguito vi posto il link al sito: https://www.piccolafarmacialetteraria.it/
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