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I gioielli d’autore sono gli accessori che più attirano l’occhio: fuoriescono dalla massa e dalla banalità, è come se avessero un carattere, una particolarità, una “vita” propria, ed è per questo che sono solitamente i più apprezzati. Chi li produce, ci mette corpo e anima, ed è sempre pronto a raccontare la storia e la filosofia delle sue opere.
Dopo essermi imbattuta nella sua vetrina, ho trovato interessanti le creazioni di Sergio Mazzola: un maestro orafo che ha dato vita ad un marchio di riferimento in Friuli Venezia Giulia.
Originario di un paesino al confine tra Veneto, Emilia Romagna e Lombardia, ha compiuto i suoi studi nel Lazio e poi all’Accademia di Belle Arti di Venezia, specializzandosi nella lavorazione dei metalli e divenendo poi insegnante di questa disciplina.
Ma è tuttavia la regione friulana quella in cui Sergio ha deciso di costruire la sua attività, attratto dalla cultura del gioiello longobarda. Ha, infatti, stabilito la sua bottega orafa nella città di Udine, cambiando più volte sede: ora potete trovare il suo atelier in via Civis 26 (nella bella zona storica di Borgo Grazzano), in mano alle figlie e ai nipoti, che hanno ereditato la passione per il mondo dell’oreficeria.
Ma qual è la linea di questo brand portato avanti da tre generazioni? L’idea base è quella di plasmare in un gioiello un sentimento, una memoria o un desiderio della persona che lo richiede; anche attraverso l’uso di allusioni e allegorie. Nell’atelier “Sergio Mazzola Generazioni Orafe” vengono prodotti pezzi unici di pregio (o piccole tirature in serie), fatti a mano e realizzati con la più minuta attenzione al dettaglio. I metalli e le pietre preziose tradizionali, provenienti da tutto il mondo, si mescolano a textures originali. Queste ultime traggono, infatti, origine da calchi di materiali “poveri”e naturali (ossi di seppia, sassi, gesso, bosso…), ma non per questo privi di fascino, e capaci di donare un effetto assolutamente innovativo all’oggetto!
Che siano elaborati o piuttosto semplici, tutti i prodotti artigianali Mazzola privilegiano l’aspetto materico con disegni ed elementi in rilievo! In più, sono molto versatili: la loro eleganza “essenziale” li rende adatti sia per una serata importante sia per il look di tutti i giorni.
Il cliente viene seguito a passo a passo nella creazione del gioiello, ed è così che, sulla base delle sue indicazioni, il ricordo di un viaggio lasciato nel cassetto può assumere nuova vita e divenire, attraverso le loro mani, un elemento prezioso da sfoggiare, come questa spilla:
La linea Sergio Mazzola propone poi, oltre alle sue creazioni orafe (bracciali, anelli, orecchini, spille, girocolli, ciondoli), che si potrebbero definire “a metà tra gioiello e scultura”, anche targhe, premi, accessori d’arredo e abbigliamento.
Un’altra caratteristica delle loro collezioni è che riescano a coniugare le forme antiche, specialmente quelle longobarde, con la sensibilità moderna, riprendendo motivi e decorazioni del passato per reinserirle nel presente. Per usare le parole di Sergio Mazzola:
“Noi non facciamo l’oreficeria classica, noi ci rifacciamo a qualcosa di antico, che poi viene reinterpretato in chiave moderna: volumi, forme… però siamo più legati al passato che al trend degli ultimi anni che predilige oggetti completamente lucidi e geometrici, la nostra è una scelta artistica che portiamo avanti da 60/70 anni. Tra i servizi che offriamo ci occupiamo anche di riproduzioni storiche, icone e reperti longobardi trovati in zona. Siamo sempre alla ricerca di oggetti o immagini che richiamino e ricordino il nostro territorio, il Friuli, che ne siano simbolo e possano allo stesso tempo diventare un oggetto da indossare o da poter lavorare per renderlo unico”
Vi mostro come esempio il mio bracciale, in argento, ispirato al velo della Beata Benvenuta Boiani:
Innanzitutto, un po’ di storia: chi era questa donna? Si tratta di una giovane suora domenicana del XIII secolo, che ha lasciato alla storia questo pregiatissimo velo in lino molto leggero. Esso sarebbe stato ricamato, secondo la leggenda, in una sola notte, al chiaro di luna e con l’aiuto degli angeli.
Lo potete osservare al museo cristiano di Cividale (UD), fiore all’occhiello del museo in quanto manufatto tessile rarissimo a livello europeo e molto ricercato dagli studiosi internazionali.
La sua particolarità sta nella ricchezza delle forme e delle figure ricamate: righe, losanghe, spine, foglie, rami, gigli, stelle… tutte tono su tono, perciò molto delicate. L’effetto finale è una sorprendente sensazione di tridimensionalità.
Quest’oggetto ha colpito molto Mazzola, che ha deciso di riprodurre alcuni particolari dei ricami del velo in una collezione che comprende, oltre al bracciale, anche dei ciondoli e delle spille. In particolare, nel bracciale si possono osservare dei fiori contornati da spirali, il tutto in rilievo. Il gusto del gioiello è di sapore medievale, ma la forma richiama l’antica Roma, infatti, viene definito “alla schiava”, poiché all’epoca le schiave venivano identificate tramite questo tipo di bracciale, originariamente portato tra il gomito e la spalla, mentre ai giorni nostri viene indossato al polso. Romantico, cattura l’occhio grazie ai giochi di luce creati dai chiaroscuri e fa viaggiare in un tempo lontano.
É un prodotto che ben rappresenta il concetto di Made in Italy, in cui la passione si unisce all’esperienza e ogni singolo particolare viene curato con attenzione per fornire al cliente un prodotto realizzato su misura. Inoltre, tra i trucchi del mestiere tramandati e lo sguardo sempre attento al mondo d’oggi, un oggetto Made in Italy garantisce qualcosa di attuale, ma che porta con sé il fascino e la sapienza del passato.
Ultimo consiglio: se cercate qualcosa di piccolo e grazioso che dia un tocco di luce alla vostra persona, sono davvero raffinati i ciondoli in argento a cuoricino.
Blog super, gli articoli sono molto piacevoli da leggere!