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Frida Kahlo è ormai dappertutto: sugli orecchini, sulle stampe delle borse, sulle cover dei cellulari, tatuata sulla pelle… e idem per tutti i gadget che si richiamano al suo stile, ispirato alle antiche civiltà sudamericane. Tutt’a un tratto la sua travagliata storia di vita è divenuta conosciuta da tutti -grazie anche alle mostre a lei dedicate, che negli ultimi decenni si sono moltiplicate-, lei stessa è stata riconosciuta come pittrice e come donna ed è diventata un’icona del mondo contemporaneo, un modello per le ragazze di ogni parte del pianeta… perché?
I motivi sono molteplici, e cercherò di illustrarli passo a passo in questo articolo, partendo però dalle sue opere, ed in particolare da quelle che raffigurano il suo corpo, ma che in realtà, analizzando la loro simbologia, ci svelano la complessità dell’animo e della vita di Frida.
Innanzitutto, ecco uno dei suoi innumerevoli autoritratti, tipologia di quadro da lei sempre prediletto, accanto a una foto che la raffigura:
Tra i due, Frida appare assolutamente più bella nella foto. Questo perché una delle sue caratteristiche è che non vuole trasfigurarsi, idealizzarsi, abbellirsi, ma rappresentarsi in maniera reale. Lo fa in primis tramite l’uso del colore: vivido, forte, sembra quasi che stia per esplodere, che voglia sconfinare dai contorni, e questo perché la pittrice vuole rendere il più tangibile possibile il ritratto. Poi, accentua sempre alcuni tratti del suo viso -per cui è diventata celebre-, ovvero le sopracciglia unite e dei lievi baffetti, che non concorrono a farla apparire attraente, ma che Frida sottolinea come suoi, senza pudore. Ecco un primo motivo per cui è diventata un esempio: non si adegua al modello di femminilità richiesto dalla società, ma mantiene con orgoglio le sue particolarità, che la rendono originale e soprattutto “sé stessa”.
Ma veniamo a un’altro quadro, il cui fulcro è il cuore di Frida:
Sulla destra, una Frida vestita con un abito tradizionale messicano e dalla carnagione latina, che tiene in mano una foto dell’amato Diego Rivera da bambino e dal cui petto emerge un cuore rosso e sano; sulla sinistra, una Frida dalla pelle chiara, abbigliata in maniera europea, con un cuore aperto e lacerato. Le due sono indissolubilmente legate, oltre dalle mani, soprattutto da una vena che unisce i due cuori, a dimostrare che esse sono due parti, diverse, della stessa persona. Infatti il tema del doppio è sempre presente nelle opere della Kahlo ed è un altro motivo di estrema modernità: nessuna immagine edulcorata “tutta d’un pezzo”, ma un’introspezione psicologica che mette in luce le sfaccettature e le contraddizioni del nostro animo. Il dipinto è stato realizzato nel periodo di separazione dell’artista da Diego, dopo che questo, oltre a numerose altre infedeltà, era arrivato a tradirla con sua sorella. “Ho subito due gravi incidenti nella mia vita… il primo è stato quando un tram mi ha travolto e il secondo è stato Diego” è una famosa frase di Frida, che simboleggia il rapporto tumultuoso ma indistruttibile tra lei e Rivera, e che è qui rappresentato da un lato con la sofferenza, la fragilità, la difficoltà a controllare i propri sentimenti (la forbice che non riesce a fermare l’emorragia), dall’altro con la felicità e la salute (non a caso i vestiti colorati). D’altronde, il rosso dei cuori che dominano il dipinto non è forse il colore della passione e della vita, ma al contempo quello del sangue e del pericolo?
Ecco qua invece un quadro pieno di oggetti, fra cui un bacino e un feto. Come intuibile, il dipinto ha come soggetto l’aborto, trauma che Frida visse due volte, a causa dell’impossibilità del suo fisico nel portare a termine una gravidanza. Quando aveva 18 anni difatti fu vittima di un incidente in bus che la vide trafitta da un corrimano e oggetto di 32 interventi chirurgici negli anni a venire, per tentare di risanare le fratture derivate. In molti altri quadri raffigura il dolore che questa menomazione, assieme a quella dovuta alla poliomielite che la colpì a 6 anni, le causò. Frida non ha paura di mostrare la sua sofferenza, vuole renderci partecipi. Qui la si vede distesa su un letto che pare una gabbia da cui non può uscire, in un ambiente desolato, indifferente, con una tecnologica città industriale sullo sfondo, che contrasta con tutta la carica “umana” ed emotiva che ci comunica la scena in primo piano. Tocca in modo diretto temi legati all’universo femminile, in questo quadro così come in “Due nudi nel bosco”, dove le protagoniste sono due donne che si amano. Per questo è stata definita una femminista ante-litteram, libera di esprimersi nel suo stile ed emancipata nelle relazioni (in seguito ai tradimenti del marito, ebbe anch’essa rapporti extraconiugali, con uomini e con donne). É ricordata infine per la sua capacità di resilienza di fronte a tutte le sventure subite, di lotta per la vita nonostante tutto, e per aver ritrovato sè stessa nell’arte, dove ha avuto il coraggio di raccontarsi in maniera cruda ma intima.
Per chi volesse immergersi completamente nel mondo di Frida e conoscere di più in merito alla sua vita, vi segnalo una mostra molto coinvolgente che si terrà a Roma a partire dal 12 Ottobre 2019 fino al 29 marzo 2020. Questo è il link al sito ufficiale:
www.spazioeventitirso.it/frida-kahlo-il-caos-dentro/
Di seguito ho selezionato una serie di accessorri fashion attinenti allo stile Frida Kahlo!
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